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I benefici dei funghi giapponesi

 

 

Nel lontano Oriente i funghi sono stati usati da millenni sia come nutrizione che come fitoterapia per assicurarsi il benessere e la longevità.

I loro benefici erano conosciuti anche nel resto nel mondo. Per esempio Otzi, mummia di 5300 anni fa e ritrovata sulle Alpi del Tirolo nel 1991, portava con sé in una sacca dei funghi essiccati di Piptoporus betulinus, dallo spiccato potere antinfiammatorio e antibiotico.

I nativi d’America invece ne apprezzavano le proprietà antiemorragiche mentre nell’antico Egitto, circa 4600 anni fa, solo i Faraoni avevano il privilegio di mangiarli in quanto considerati “erbe dell’immortalità”.
Greci e Romani ne apprezzarono moltissimo le qualità gastronomiche ma non tennero conto delle loro proprietà benefiche.

La ricerca scientifica moderna sui funghi medicinali ha avuto inizio nei primi anni 50, dopo una sistematica raccolta di esperienze e conoscenze del loro uso tradizionale. Le ricerche antivirali si sono sviluppate in modo esponenziale negli anni 80.

Nel 1999, i professori Solomon Wasser, Shu-Ting Chang e Takashi Mizuno hanno fondato l’International Journal of Medicinal Mushrooms, che ha pubblicato le ricerche più recenti.

Questi funghi sono modulatori del sistema immunitario, disintossicano l’organismo, contribuiscono al rinnovo cellulare e sono sempre più impiegati per le terapie immunologiche, allergiche e infiammatorie.

Ora si conoscono oltre 850 specie di funghi con accertate proprietà terapeutiche.

Tra i più conosciuti ci sono:

Maitake (Grifola frondosa): un fungo non molto diffuso che cresce nei boschi delle zone settentrionali del Giappone e nelle regioni orientali del Nord America. Nell’antichità veniva venduto ad un costo altissimo per le sue potenti proprietà medicamentose. Tra i suoi componenti principali ricordiamo: minerali; aminoacidi; acidi grassi insaturi e vitamine del gruppo B.

Reishi (Ganoderma lucidum): un fungo dall’aspetto lucente e laccato che cresce in zone umide specialmente sui ceppi di castagno e quercia. E’ originario del Giappone dove da millenni è stato ribattezzato “fungo dell’immortalità” mentre nei testi cinesi viene citato come “la pianta dello spirito” attribuendogli la capacità di aumentare l’energia vitale e la longevità. Per questo motivo molti imperatori cinesi lo assumevano sotto forma di decotto. Ad oggi la ricerca riconosce al Reishi la proprietà di coadiuvane le difese dell’organismo. Ha proprietà toniche-adattogene, immunostimolanti, antiossidanti, depurative, ricostituenti e antinfiammatorie. Contiene vari principi attivi, quali minerali; vitamine del gruppo B (B1, B2, B6, B9); vitamina C e vitamina E; 17 aminoacidi.

Shiitake (Lentinus edodes): cresce spontaneamente in montagna sui tronchi della querce. In Cina la sua coltivazione è antecedente a quella del riso. Lo Shitake è considerato un importante immunostimolante soprattutto a livello di reni, fegato, milza. È molto usato nella medicina cinese come antivirale ed è particolarmente efficace nelle allergie, nelle candidosi e nelle dermatiti. Il fungo contiene i seguenti principi attivi: minerali (potassio, calcio, magnesio, silicio, zinco) elementi in traccia (ferro, fosforo, zolfo), vitamina C, B2 e B12, aminoacidi e polisaccaridi.

L’azienda SOLGAR propone Immuno RSM Complex formulato con Reishi, Shiitake e Maitake ovvero funghi dalle riconosciute proprietà di supporto alle naturali difese dell'organismo. Per la preparazione di questa formulazione Solgar usa funghi cinesi cresciuti in condizioni ambientali attentamente controllate.