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Vi raccontiamo una giornata all'Expo

Expo Milano 2015 è l'esposizione universale dove si incontrano idee e soluzioni sul tema dell’alimentazione. Ma non solo. Expo Milano 2015 offre a tutti la possibilità di conoscere e assaggiare i migliori piatti del mondo e scoprire le eccellenze della tradizione agroalimentare e gastronomica di ogni Paese. Expo Milano 2015 non è solo cibo e alimentazione, ma anche un’enorme vetrina di architettura e design! Noi di Inter-Med siamo stati lì per voi e in questo post vi raccontiamo lo spettacolo che abbiamo visto!

Dopo 3 ore e mezza di treno e due metro cambiate, finalmente giungiamo davanti all’area EXPO. Fatti i necessari controlli arriviamo alla porta di ingresso: il Padiglione ZERO, che ci offre un’esperienza di viaggio al centro della Terra. La sala iniziale è un colpo d’occhio straordinario: un enorme archivio di legno pieno di cassettoni in cui conservare la memoria di quanto l’uomo ha prodotto dalla sua comparsa sulla Terra fino a oggi, le trasformazioni del paesaggio naturale, la conoscenza, la cultura e i rituali del consumo sono il punto di partenza per qualsiasi progetto futuro. 
Si vogliono percorrere le varie fasi dell’evoluzione dell’uomo e del suo rapporto con la Natura, dall’azione di addomesticare il mondo animale e vegetale all’invenzione degli strumenti della lavorazione e della conservazione, fino alle forti contraddizioni dell’alimentazione contemporanea. Un percorso emozionale che da racconto universale si fa storia individuale.  Uscite soddisfatte da questo padiglione di “benvenuto”, proseguendo verso i padiglioni, alzando gli occhi al cielo, rimaniamo affascinate da un imponente spettacolo: L’albero delle Vita!

Un’opera di 37 metri di altezza, sorretta da un complesso ed elegante intreccio di legno e acciaio. L’Albero della Vita, simbolo di Padiglione Italia. Per sei mesi sarà il richiamo potente e suggestivo delle centinaia di migliaia di visitatori dell’Esposizione universale di Milano.
 La grande struttura in legno e acciaio si erge al centro di Lake Arena, specchio d’acqua su cui si affacciano ampie gradinate, il maggiore spazio open air dell’area.

E qui comincia la nostra avventura!

I Cluster sono una delle novità di Expo Milano 2015: per la prima volta i Paesi non vengono raggruppati in padiglioni collettivi secondo criteri geografici, ma secondo identità tematiche e filiere alimentari. In questo modo il "Tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita" viene trattato in modo diffuso rendendo concreto lo spirito di questi spazi che è proprio teso alla condivisione, al dialogo e all’interazione. I Cluster sono caratterizzati da aree comuni, che si sviluppano attraverso spazi funzionali (mercato, mostra, eventi, degustazioni) la filiera alimentare. Ogni Paese presente nei Cluster ha uno spazio espositivo individuale, dove sviluppa una sua propria interpretazione del Tema di Expo Milano 2015.

Paola decide di dedicarsi al Cluster del riso e quello che emerge è che il riso è l’alimento base per quasi tre miliardi di persone, circa la metà della popolazione mondiale. Il riso rappresenta dunque la fonte primaria di nutrimento. I paesi che hanno aderito a questo cluster sono: Bangladesh, Cambogia, Sierra Leone, Myanmar, Repubblica Democratica Popolare Laos.
Paola ci racconta che sembra di stare al centro di una risaia “in miniatura”: avanzando ci si ritrova a passeggiare tra piante di diverse tipologie di riso, come se ci si trovasse in un orto botanico. Abbiamo scoperto che la sua adattabilità fa si che possa crescere praticamente ovunque e possa essere portato in diverse parti del mondo!

Alessia nel frattempo si addentra nel Cluster del Cacao e del Cioccolato, con l’impressione di entrare in una giungla. E’ stato ricostruito in modo fedele l’ambiente in cui il cacao viene coltivato: le piantagioni delle aree tropicali e subtropicali. Il cacao viene coltivato da millenni da molte popolazioni precolombiane e ha avuto un ruolo centrale nell’alimentazione e nella cultura dei Maya e degli Aztechi.

I padiglioni, simili per dimensioni e colori, identificano il Paese Partecipante con la bandiera e il nome in facciata. I paesi partecipanti sono: Camerun, Costa D'Avorio, Cuba, Gabon, Ghana, Sao Tomé Principe.
Disegni, icone e immagini su pannelli raccontano le molte storie possibili sul cacao: dalla coltivazione alla lavorazione, dalla distribuzione al trasporto.
 
Al Cluster del caffè si è dedicata Valentina. Il padiglione racconta il passato, il presente e il futuro del caffè. Il cluster “Caffè - L’energia delle idee” raggruppa tutti i principali Paesi produttori di caffè del mondo che sono: Burundi, El Salvador, Kenya, Ruanda, Uganda, Yemen, Etiopia, Guatemala, Repubblica Dominicana, Timor-Leste.
In un ambiente caratterizzato da coperture e pannellature in legno e una pavimentazione colorata con tutte le diverse tonalità del caffè, è possibile scoprire tutto il mondo del caffè dalla semina alla preparazione della bevande, includendo il momento della tostatura che rilascia un’esperienza sensoriale. All’interno di questa area sono previste diverse aree espositive, una delle quali realizzata con serre di piante di caffè cresciute fuori opera e trapiantate all'Expo, in modo da far conoscere a tutti da dove nasce una bevande di cui non possiamo farne a meno nella vita quotidiana.

Ed infine Valeria si è “persa” nel Cluster Bio-Mediterraneo - Salute, bellezza e armonia.
Il mar Mediterraneo unisce tre continenti: Europa, Africa e Asia. E' un crogiolo di popoli, uno spazio dove storie, società e ambienti naturali si fondono. In particolare il cibo è uno degli elementi culturali che hanno aiutato a preservare l’unicità di questa zona.
Paesi appartenenti al cluster: Albania, Algeria, Egitto, Grecia, Libano, Malta, Montenegro, San Marino, Serbia, Tunisia.

Ah, non potevamo certo andarcene senza che nessuno si fosse addentrato al Cluster dei Cereali.
Paola ci ha raccontato che ha la forma di un grande camino che ospita un’area eventi e un’area dedicata alla distribuzione di piatti a tema. Nonostante esistano oltre diecimila varietà diverse di cereali, solo poche continuano a essere coltivate da oltre duemila anni. Molte di queste colture potrebbero contribuire ad affrontare importanti sfide globali, incrementando in modo sostenibile la fertilità di terreni marginali non adatti alla coltivazione di mais, riso e grano e rispondendo all’aumento della domanda di cibo nei prossimi decenni. Radici e tuberi sono la seconda fonte di carboidrati dopo i cereali, forniscono molti minerali e vitamine e sono l’alimento base per oltre un milione di persone nei Paesi in via di sviluppo.

Al termine della visita del percorso espositivo si può partecipare alle attività proposte oppure ci si può sedere, rilassare e gustare piatti tipici dei Paesi che appartengono al Cluster. I paesi che hanno aderito a questo cluster sono: Bolivia, Congo, Haiti, Mozambico, Togo, Venezuela, Zimbabwe

Non siamo riuscite a visitare gli altri cluster: spezie frutta e legumi, zone aride, isole mare e cibo, ma ci impegniamo a farlo nella prossima visita prevista per settembre! 

Seguiteci! Continueremo a raccontarvi la nostra avventura tra i padiglioni di Giappone, Belgio, Israele, Iran…